Forse vi ricordate di Vladimir Solovyev – un presentatore televisivo propagandista che da sempre ha supportato Vladimir Putin – per i ripetuti attacchi degli scorsi mesi all'Italia (dove possiede quattro ville) nei quali ha definito la penisola "un Paese fascista". Nell'ultima puntata del suo programma, il giornalista noto per aderire fedelmente alla propaganda russa ha preso di mira il mondo dell'auto e più precisamente la Mercedes-Benz, "colpevole" di aver disattivato gli accessi software ai concessionari russi. Una manovra attuata anche da altri costruttori, come la BMW, per supportare le sanzioni al mercato russo, dove i due marchi tedeschi non commercializzano più auto nuove.

Parole pesanti. "La Mercedes-Benz – afferma Solovyev – ha comunicato alle concessionarie che rimuoverà tutte le vetture russe dal software dell'assistenza. Ma cosa vuol dire? Che loro hanno venduto un prodotto che ora diventa pericoloso. Dov'è la class action contro la Mercedes-Benz per chiedere che ricomprino tutte le auto vendute in Russia? Ora guidare le loro auto è potenzialmente pericoloso. Perché non proteggiamo i diritti dei cittadini russi?". Con queste parole il presentatore ha introdotto nella sua trasmissione televisiva la nuova misura applicata dalla Mercedes-Benz, calcando poi la mano: "Perché non mandiamo in bancarotta questi bastardi nazisti che comandano l'azienda? Loro hanno deciso! Loro hanno ricevuto i soldi e ora lasciano la Russia. Dove sono le gigantesche cause contro questi bastardi? Penso che avremmo bisogno di una causa da diversi miliardi di dollari e di citare in giudizio questi bastardi. Si sono distrutti la reputazione per sempre". Un attacco pesante da parte dell'oligarca russo, in parte immotivato in quanto la mancata installazione degli aggiornamenti online non comporta alcun pericolo per la sicurezza degli occupanti. Senza contare poi che le direttive di Putin prevedono il boicottaggio dei marchi stranieri.

La situazione attuale delle concessionarie. Con la disattivazione degli account delle officine autorizzate russe per l'accesso ai servizi online, la Mercedes-Benz ha bloccato tutti gli aggiornamenti delle vetture vendute in Russia, complicando anche le procedure di assistenza. Per diagnosticare un problema, infatti, i meccanici utilizzano dei computer dotati di software collegati alla rete che analizzano la vettura per scoprire eventuali malfunzionamenti e indicare le procedure per la risoluzione del guasto o per la sostituzione dei componenti. Ora le officine dovranno affidarsi ai sistemi utilizzati dai punti di assistenza non ufficiali, impiegando più tempo e non avendo a disposizione il supporto ufficiale della Casa. Ma riuscendo comunque, in un modo o nell'altro, a riparare eventuali guasti.