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Dal carburatore... alla spina: la storia delle AMG a otto cilindri - FOTO GALLERY

Era il 1967 quando due ex ingegneri della Mercedes, Hans Werner Aufrecht ed Erhard Melcher, davano vita a quella che sarebbe divenuta la divisione sportiva della Stella a tre punte. Una storia fatta di successi e molteplici trasformazioni, con un solo comune denominatore: costruire le Mercedes più veloci sul mercato. Che si trattasse di un quattro cilindri o di un enorme V12, gli ingegneri dell'AMG hanno sempre avuto la risposta per tutti coloro che cercavano la prestazione nell'elegante abito di una berlina (o coupé) della Stella.

Otto cilindri. Ma c'è una configurazione meccanica che, più di ogni altra, ha contraddistinto i 55 anni di storia della Mercedes-AMG: gli otto cilindri. Dalle auto da corsa degli anni 60 e 70 fino al V8 4.0 biturbo della AMG GT Black Series da 730 CV dei nostri giorni, la timbrica dell'otto di Affalterbach è il biglietto da visita di tutte, o quasi, le Mercedes più potenti sul mercato. Raccontare in una sola rassegna tutte le Mercedes-AMG a otto cilindri della storia sarebbe quasi impossibile, ma con l'aiuto di alcuni esempi illustri riscopriamo gli step evolutivi dei V8 tedeschi.




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