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Nuova Ypsilon: dal 2028 a listino solo la variante elettrica

Dal 2028 la nuova Ypsilon, il cui esordio è a calendario nel 2024, non sarà più a listino nelle varianti termiche ma soltanto in quella elettrica. Lo si evince dalle parole di Luca Napolitano che, durante un incontro con la stampa italiana a Torino, ha dichiarato: “Dal 2026 lanceremo solo auto full Bev, e a partire dal 2028 venderemo solo auto full Bev”, un obiettivo di marca, per Lancia, che anticipa di due anni la deadline interna che si è data Stellantis per il 100% di vendite full electric in Europa, cioè il 2030.

Svolta col restyling. La nuova Ypsilon sarà il primo dei tre prodotti che costituiranno l'ossatura del marchio da qui al 2028: attesa nel 2024, l'erede dell'attuale compatta sarà sempre una berlina due volumi, cinque porte, un po' più grande dell'attuale – dovrebbe attestarsi sul filo dei quattro metri – e dal carattere più sportivo e maschile. Realizzata sul pianale Cmp dell'alleanza, anzi a essere precisi sulla sua evoluzione Stla Small, avrà inizialmente versioni termiche e una variante elettrica. Ma dopo i primi quattro anni di vita, cioè con il restyling di metà carriera, quest'ultima resterà la sola a listino. I due modelli successivi, una crossover medio-grande e una reinterpretazione della Delta, rispettivamente in agenda per il 2026 e per il 2028, nasceranno già su una base 100% a corrente. Queste le implicazioni logiche delle parole di Napolitano.

Il peso nei ricavi. Il ceo della marca ha parlato ai giornalisti nell'ambito di un incontro per approfondire il ruolo e il contributo del brand al piano di Stellantis Dare Forward 2030 illustrato dal capo del gruppo, Carlos Tavares, il primo marzo. Intanto la sua collocazione all'interno del cluster Premium, accanto ad Alfa Romeo e a DS, lo carica subito di un bel grado di responsabilità, dato che questi marchi – era stato detto da Tavares e lo ha ribadito oggi Napolitano – assieme a Maserati hanno l'obiettivo di aumentare di cinque volte i loro profitti, portando il loro peso sul totale dei ricavi del gruppo dall'attuale 4% all'11% nel 2030. Ora, qualcuno potrebbe obiettare che il piano Lancia, con tre prodotti, uno ogni due anni a partire dal 2024, sia piuttosto timido a fronte di tale sfida, ma Napolitano non vuole fare il passo più lungo della gamba. “Dobbiamo ricostruire un marchio e dobbiamo renderlo credibile nel mondo premium: non è una cosa che s'improvvisa, va costruita passo a passo, preparando la rete, i servizi al cliente, la qualità del prodotto…”.

La scommessa dell'estero... L'altra sfida è riportare il brand all'estero, perché con la Ypsilon, inossidabile successo sul mercato italiano (è leader nel segmento B, che pesa per un quinto della domanda complessiva, e secondo modello più venduto in assoluto), è rimasto tuttavia confinato al di qua dell'arco alpino. A questo proposito il ceo della Casa torinese ha detto: “Nelle prossime settimane annunceremo l'apertura dei primi mercati esteri e per ognuno di essi la nomina di un country manager, il quale dovrà costruire la sua squadra, lavorare in coordinamento con noi alla strategia di lancio della nuova Ypsilon, nominare la rete di vendita…”. Che si preannuncia abbastanza snella: “Fuori dall'Italia vedo un centinaio di concessionarie, nelle 60 città europee più importanti. Non ci serve capillarità, non ci servono tanti showroom o grandi dealer. Ci serve grande qualità, nel servizio ai nostri clienti”, ha sottolineato il manager.

…e quella dell'online. L'esperienza digitale assume un'importanza crescente nel processo di acquisto, a partire ovviamente dalla raccolta delle informazioni preliminari. “È un processo che molto spesso non inizia in concessionaria, ma a casa, in ufficio, al bar…, inizia dallo smartphone, inizia online”, argomenta Napolitano. Ma che a volte prosegue non soltanto con la configurazione dell'auto, ma con il perfezionamento del contratto. Il gruppo franco-italo-americano – lo ha dichiarato più volte – intende spingere sempre più sulle vendite online, ma il marchio Lancia vorrebbe anche in questo caso bruciare un po' le tappe: “Vogliamo essere un benchmark all'interno di Stellantis con un uso massivo del digitale, in particolare fuori dall'Italia, dove prevediamo che almeno la metà delle vendite sia fatta su Internet”.

Obiettivo sostenibilità. Nell'ambito del Dare Forward, poi, grande rilevanza è data al tema della sostenibilità, che non si declina soltanto attraverso la transizione verso l'elettrico, ma anche in relazione ai materiali. Napolitano rivendica pure qui l'ambizione di un ruolo esclusivo per il brand che dirige: “Vogliamo essere il marchio di Stellantis con la più alta percentuale di materiali sostenibili. Oltre il 50% delle superfici che si possono toccare sulle nostre auto sarà realizzato con materiali riciclati o ecosostenibili”. Tutto ciò nell'ottica di andare incontro alle esigenze di una clientela nuova, dalla sensibilità più marcata per le tematiche ambientali e di responsabilità sociale.

Benvenuti in Sala. Questo cliente che alla Lancia hanno in testa sarebbe anche tecnologicamente evoluto e consapevole che il lusso vero sta nella intuitività d'impiego del software. Perciò, gli interni dei futuri prodotti Lancia, a partire proprio dalla Ypsilon, saranno non soltanto sofisticati e ispirati all'arredamento d'interni, ma anche caratterizzati da una tecnologia “effortless”, cioè facile e intuitiva. Napolitano ne ha approfittato per dare un'anticipazione su un sistema di regolazione delle preferenze a bordo che si troverà su tutti e tre i futuri modelli: si chiama Sala e, per quanto in italiano evochi simpaticamente un luogo conviviale della casa, è un acronimo che sta per Sound, Air, Light Augmented. In estrema sintesi consentirebbe all'automobilista di regolare clima, musica e luci d'ambiente secondo i propri gusti in un colpo solo, con un comando semplice, anziché navigare attraverso tre menu separati.  




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