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Il 50% potrebbe essere ceduto alla Geely

Il gruppo Daimler, proprietario del marchio Mercedes-Benz, sarebbe in procinto di vendere il 50% della Smart ai cinesi della Geely, già proprietari di marchi come Volvo e Lotus nonché del 9,7% dello stesso gruppo di Stoccarda. A scriverlo è il Financial Times, sottolineando come l'operazione potrebbe essere annunciata ad aprile e comunque poco prima del Salone di Shangai (18-25 aprile).

Troppe perdite. Le indiscrezioni della testata britannica seguono ulteriori voci di mercato lanciate pochi giorni fa da un quotidiano tedesco. L'Handelsblatt aveva infatti anticipato la possibilità che entro fine anno i vertici del gruppo tedesco possano prendere una decisione netta sul futuro del marchio fondato nel 1996: chiusura delle attività o vendita. Del resto la Smart non ha mai offerto un contributo elevato alle performance commerciali e finanziarie della divisione Mercedes-Benz Cars. Le vendite annuali si aggirano sulle 130 mila unità circa, il 5% dei volumi raggiunti dal marchio della Stella a tre punte, mentre ingenti sembrano essere le perdite. La Daimler non ha mai fornito dati precisi, ma secondo molti analisti il marchio non ha mai generato utili sin dalla sua fondazione 21 anni fa. Si parla di un rosso di bilancio tra i 500 e i 700 milioni di euro all'anno. 

Un destino cinese. La vendita del marchio potrebbe anche essere legata all'imminente avvicendamento ai vertici della Daimler. In occasione della prossima assemblea degli azionisti, l'amministratore delegato Dieter Zetsche, da sempre un sostenitore della Smart, passerà dopo 13 anni il testimone a Ola Kallenius, che secondo molti ha spesso dimostrato ben poca fiducia nel marchio delle micro-car. Ora il futuro della Smart potrebbe essere tutto in salsa cinese anche perché le strategie aziendali prevedono l'elettrificazione dell'intera gamma entro il 2020 e la Cina è il maggior mercato al mondo per i veicoli alla spina. Del resto la Geely sta puntando con forza sulle auto elettriche come dimostrato dalla sua controllata Volvo con il lancio del marchio dedicato Polestar. 

La possibile opposizione politica. I cinesi potrebbero dunque fornire alla Daimler un contributo per rilanciare la Smart ma non va trascurata la possibilità che la cessione debba affrontare la forte opposizione dei sindacati e della politica tedesca. La Geely, proprietaria anche della britannica Lotus e della società produttrice dei famosi taxi neri londinesi, ha fatto il suo ingresso nel capitale della Daimler all'inizio dell'anno scorso tramite l'acquisizione del 9,7% circa del capitale, scatenando così le preoccupazioni di molti politici. In Germania sono in aumento i timori sulla crescente influenza delle imprese cinesi al punto che Berlino ha varato una legge per consentire al governo di bloccare le mire di investitori esteri su aziende di settori sensibili. La mossa di Geely è stata, comunque, vista da più parti come il tentativo dell'azienda cinese di aprire un dialogo con la Daimler su diversi campi di collaborazione. E infatti, l'anno scorso ha visto un progressivo avvicinamento tra i due gruppi culminato con l'annuncio di una joint-venture in Cina per i servizi di ride-mailing.




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