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Porsche, così si realizzano i "desideri speciali" dei clienti

Oltre a quello di Maranello, nel mondo dell'auto c'è un altro “cavallino” molto famoso: è l'effigie della città di Stoccarda e della blasonatissima Porsche. Sono tre le divisioni della marca tedesca che si occupano di dare forma ai desideri di personalizzazione dei clienti: la Exclusive Manufaktur, la Tequipment e la Classic. Non solo, esiste anche un programma per la realizzazione di "desideri speciali".

Offerta in fase di ampliamento. In casa Porsche è in atto una strategia di ampliamento di prodotti e servizi legati alla personalizzazione delle vetture. Un processo che passa dall'implementazione di inedite opzioni, presenti direttamente nel car configurator virtuale. E che include le Performance Parts, una varietà di parti destinate ai veicoli nuovi, usati e d'epoca. “La gamma Performance Parts è orientata ai driver che praticano sport motoristici o sono coinvolti in gare amatoriali”, spiega la Casa. “Include componenti di nuova concezione con riferimenti storici, progettate per incrementare le prestazioni o la fruibilità quotidiana”. Una dimostrazione pratica? Le due Cayenne di prima generazione dedicate all'outdoor e al fuoristrada.

Quello che vogliono i porschisti. Per quanto riguarda gli esterni, le opzioni preferite della clientela includono terminali di scarico sportivi, fari bruniti, cerchi verniciati e scritte sulla carrozzeria. All'interno, invece, pelle combinata con elementi decorativi realizzati con legno, carbonio o alluminio. L'opzione più popolare, però, è lo stemma Porsche in rilievo sui poggiatesta dei sedili: "Per molti, questo è il primo passo nel mondo della personalizzazione. Anche le cinture di sicurezza colorate, le cuciture decorative personalizzate e i pannelli centrali dei sedili a contrasto sono molto richiesti", conferma la Casa, specificando che i suddetti contenuti fanno parte del catalogo Exclusive Manufaktur. Un interno completamente rosso è una caratteristica frequente nei mercati mediorientali. In Europa, invece, si scelgono abbinamenti o accenti di colore più tenui. In Asia o in Nordamerica si preferiscono dettagli più vistosi, come cuciture a contrasto, varianti bicolore, verniciature personalizzate e scritte. Porsche Tequipment offre accessori studiati per rendere l'auto più versatile, come quelli per il trasporto di oggetti specifici (le biciclette, in primis) o seggiolini dedicati ai porschisti di domani.

Le Porsche on demand. Per chi cerca qualcosa di unico, che vada ben oltre i cataloghi, esiste invece un programma che consente al cliente di lavorare a braccetto con i tecnici della Casa per la realizzazione di auto su misura: si chiama Sonderwunsch, Desideri Speciali. Nato alla fine degli anni 70, è stato recentemente rilanciato. Permette al cliente di progettare vetture esclusive, prendendo parte attivamente allo sviluppo del veicolo. "Tutto inizia con l'idea dell'aspirante proprietario che, tendenzialmente, si rivolge al proprio Centro Porsche. Questo, a sua volta, inoltra la richiesta speciale a un consulente di Zuffenhausen. Dal rivestimento degli interni alla progettazione del design dei cerchi e alle modifiche alla carrozzeria delle vetture, non ci sono limiti all'immaginazione". Se l'idea è sostanzialmente fattibile, secondo le valutazioni degli esperti della Casa, la Porsche invita il cliente a una riunione in cui si discute del progetto avvalendosi della collaborazione di designer, ingegneri e tecnici. Infine, si sviluppano i componenti e si costruisce l'auto. Il cliente è costantemente aggiornato durante tutta la fase di realizzazione. Prerequisito imprescindibile? Sicurezza dell'auto, conformità legale e coerenza con la filosofia della marca. A seconda della difficoltà realizzativa, un'auto Sonderwunsch può richiedere fino a un anno di lavorazione.

La prima su misura è di un italiano. Il primo cliente a ultimare un progetto insieme al Porsche Exclusive Manufaktur nell'ambito del nuovo programma Sonderwunsch è stato Paolo Barilla che, per festeggiare i suoi 60 anni, si è regalato una 992 GT3 con una livrea basata sulla vettura con cui ha vinto a Le Mans nel 1985 (una Porsche 956, di sua proprietà). Oltre alla caratteristica livrea da competizione in tinta Summer Yellow, con l'aggiunta di bianco e nero, quest'auto speciale riporta sul cofano e sulle portiere il numero 7 della fortunata gara. Anche altri particolari, come l'ala posteriore e la leva del cambio, sono stati reinterpretati e in parte sviluppati autonomamente, con Barilla a fare da responsabile del progetto, nonché membro del team di sviluppo dell'auto. Ci sono voluti, in tutto, tre anni dai primi schizzi di progettazione fino alla verifica della fattibilità tecnica e alla costruzione. Il lavoro è iniziato partendo dalla 991 GT3, dato che la 992 si trovava ancora nella fase di sviluppo. "La sfida più grande è stata quella di trasferire i motivi grafici da un'auto da corsa estremamente piatta e squadrata alle forme più arrotondate dell'attuale 911. A livello geometrico si tratta di auto molto diverse. Non si poteva trasferire il layout in rapporto 1:1. Inizialmente, abbiamo lavorato in modalità digitale al computer. Successivamente, le linee sono state proiettate su una scocca di prova mediante un dispositivo laser e sono state opportunamente dipinte". L'ex pilota è stato pure coinvolto nell'assemblaggio della sua vettura, per fissare in prima persona il cambio al motore…




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