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Napolitano: "Nel nostro piano c'è spazio per l’emozione, io sogno una HF"

Se posso sognare, e sottolineo sognare, a me piacerebbe avere in gamma una HF. Così il ceo della Lancia, Luca Napolitano, in una chiacchierata con i giornalisti di alcune testate italiane, tra cui Quattroruote, si è lasciato andare sui contorni più emozionali di un piano pluriennale che finora appare molto razionale, incentrato su una gamma di prodotti essenziali per il marchio: l'erede della Ypsilon, nel 2024, una crossover di circa quattro metri e sessanta che avrà il ruolo di ammiraglia, nel 2026, e una reinterpretazione della Delta, nel 2028. "Questo è un piano molto pragmatico che prevede di mettere in fila, una dopo l'altra, con metodo, le cose che servono", ha spiegato Napolitano, ma ha anche aggiunto: "Non è detto che altre cose non possano entrare strada facendo. Se i programmi procederanno secondo la tabella di marcia e i risultati saranno positivi, non escludo che, in una delle verifiche periodiche che si fanno con Parigi, si possa valutare di arricchirlo con qualcosa di più".

Il campo d'azione. Incalzato, il ceo del marchio italiano ha disegnato un perimetro di questa azione: "Io penso che se le cose vanno bene, potremmo aggiungere delle attività. Potremmo aggiungere variazioni di prodotto, potremmo aggiungere serie speciali… Volendo sognare sarebbe bello avere una HF. Del resto, chi è forte tra i brand premium ha la AMG, la John Cooper Works, e via dicendo. Per fare delle HF in Stellantis la tecnologia l'abbiamo. Perciò, se tutto dovesse andare bene…, perché no? Certo, io di questo normalmente non parlo perché la mia regola è di comunicare soltanto cose approvate, mentre queste appartengono al campo delle ipotesi o, come dicevo, dei sogni".

One-off sì, ma coerenti. Un capitolo a parte, ma fatto della stessa pasta, la pasta dei sogni o, se preferite, delle emozioni, riguarda le one-off. O, per allargare un po' il campo, le few-off. Napolitano porta ad esempio restomod, come la Kimera EVO37, che giudica interessanti ma non del tutto aderenti allo spirito del brand. "Se devo fare una one-off con un motore a combustione non mi pare si possa considerare in linea con un marchio che aspira a convertirsi totalmente all'elettrico dal 2026. Una reinterpretazione della 037 con il motore tradizionale sarà pure divertente ma non è coerente con ciò che arriva nel resto della gamma. Questo tipo di proposte sono anche strumenti di marketing e di comunicazione. Se voglio spiegare quel che succederà in Lancia nei prossimi dieci anni, allora, lo devo fare con gli strumenti giusti".

Saloni dell'auto addio. Infine, ci sono gli Nft, cioè i Non fungible token, vale a dire i certificati digitali, su blockchain, di autenticità di un bene unico, digitale o fisico, che ne attestano allo stesso tempo la proprietà in capo alla persona che li acquista e trovano applicazione dalle opere d'arte digitali alle automobili, permettendo il massimo grado di esclusività e personalizzazione. E su questi alla Lancia stanno già lavorando. Potranno sostituire anche le concept car? Per Napolitano, no. Le vetrine fisiche resteranno. Ma non saranno più ai Saloni dell'auto. "Noi presenteremo le nostre auto a eventi di arte, cultura, spettacolo. Ma andare con uno stand di quaranta metri quadri accanto a un gigantesco spazio espositivo della Mercedes, in un Salone tradizionale, no grazie, non avrebbe alcun senso".




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